Bike Tour     delle Vecchie FerrovieIn partenza una delegazionedei Rinco Boys !   

Il 14 ottobre 2007 si chiude a Scheggino (PG), in Valnerina, la 2ª edizione del Bike Tour delle Vecchie Ferrovie, un circuito nato nel 2006 con l'intenzione di unire i percorsi ciclabili per MTB realizzati sui tracciati di vecchie ferrovie dismesse. Per ora le tappe sono solo tre, ma uniscono l'Italia dal nord al sud: la Vecia Ferovia dela Val de Fiemme, in Trentino, l'Alcantara Free Ride sulle pendici dell'Etna, in Sicilia, e la Spoleto-Norcia, in Umbria. La trasferta siciliana risulta per noi proibitiva per varie ragioni (distanza dal Trentino, tempo, costi, logistica), mentre è molto più fattibile quella umbra. E proprio per questo evento il nostro Club ha ricevuto un caloroso invito a partecipare da parte di Alberto Di Lorenzo, inventore e organizzatore della Vecia Ferovia, ma anche dello stesso Bike Tour, un progetto che covava da parecchio tempo e che lo scorso anno ha visto muovere i sia pur timidi primi passi.

I Rinco Boys parteciperanno alla tappa umbra con una delegazione di 4 soci: il Presidente, Brücke, l'Uomo Lavico e il Kanoista. In questi giorni sono stati definiti i dettagli della trasferta che prevede - tra l'altro - una gustosa tappa in itinere, all'Eurochocolat di Perugia, n.d.r.. La partenza è prevista per sabato 13/10 alle 7,00 circa, mentre l'arrivo a Scheggino avverrà nel pomeriggio. Per maggiore comodità e per evitare spostamenti e levatacce anche domenica, sono stati presi contatti con una struttura ricettiva (l'Agriturismo Scopelli) che si trova proprio a Scheggino, un caratteristico borgo medievale adagiato lungo il fiume Nera, da dove partirà - come dicevamo - la manifestazione ciclistica.

Diciamo subito che non si tratta di una gara, ma di una pedalata in compagnia, lungo il tracciato della ferrovia che un tempo univa Spoleto a Norcia. In particolare l'escursione si svolgerà in due fasi:

La salita a Forca di Cerro viene fatta su strada in quanto il fondo della vecchia ferrovia è molto sassoso e sconnesso, per cui anche in presenza di pendenze non impossibili (5-6%) l'ascesa sarebbe molto difficoltosa.
Attenzione: le gallerie sono tutte buie, quindi è necessario portare al seguito torcia frontale e/o fanale da installare sul manubrio.
Importante: per l'iscrizione (15€ comprensivi di ristoro, pasta party finale e partecipazione alle estrazioni di vari premi a fine pedalata) è necessario presentare il certificato medico.

Il programma predisposto per la trasferta è il seguente:


13/10/2007
6,30 Ritrovo a Trento, carico mtb e bagagli
7,00 Partenza con monovolume 7 posti
12,00 Arrivo a Perugia
12,00-15,00 Sosta con visita di Erochocolat
nel centro storico di Perugia

15,00 Partenza da Perugia per la Valnerina
16,00 Arrivo a Scheggino (PG)
e sistemazione in agriturismo

17,00-20,00 Visita turistica
(località da definire in loco)
20,00 Cena in locale tipico
(a seguire rientro in agriturismo
 per il pernottamento)

14/10/2007
7,30 Sveglia e colazione
9,00 Spostamento in centro paese per il ritrovo
9,30 Partenza della pedalata
12,30-13,00 Termine pedalata, pasta party
14,00 Partenza per il rientro
19,00 Arrivo a Trento

 

ALCUNE IMMAGINI DEL PERCORSO


Scheggino (PG), dove è collocata la partenza dell'itinerario

 
S.Anatolia di Narco: Il bellissimo monastero di San Felice e Mauro (sx)
e l'antica Chiesa di S.Felice di Narco (dx)


La Chiesa di Castel San Felice


Una galleria breve nel tratto di fondovalle


S.Anatolia di Narco: il passaggio davanti alla vecchia stazione


Un passaggio lungo una parete rocciosa, nel tratto di fondo valle


Il viadotto e la galleria di Tassinare. Da qui inizierà la discesa

   
L'ingresso in uno dei 5 tunnel che si percorreranno nel tratto montano


L'interno di una delle gallerie del tracciato.
Si noti il fondo assai sconnesso e sassoso


La mappa con la parte montana del tracciato. Il tratteggio indica le gallerie.
Si notino i 2 tunnel elicoidali ed il tornante interamente in galleria (in basso)

FOTO D'EPOCA


Una stampa storica con il tortuoso tracciato a tornanti della ferrovia


Il piccolo borgo di Piedipaterno, visto dalla ferrovia


Una cartolina degli anni '30 con il treno che sfreccia in discesa


Il viadotto di Caprareccia. Si noti il tracciato che passa sotto il ponte
dopo aver percorso un tornante ad ampio raggio


Il percorso elicoidale (chiamato "il giretto") che in alcuni punti era
necessario per superare il notevole dislivello, mantenendo una
pendenza costante del 5-6% oltre la quale il treno non poteva salire